NASCITA DELLA COCON


Il nome e il gioco come lo conosciamo adesso nasce nel 1994 ma le sue radici sono molto più antiche e per la comprensione di tutto dobbiamo fare qualche passo indietro.

Nell'estate del 1979 i quattro fratelli Sbaffi si trasferiscono nelle Marche, vicino Fabriano e fanno conoscenza con i due fratelli Pilartz che normalmente risiedono all'estero. Entrambe le famiglie erano originarie di Coccore ma i ragazzi non avevano mai avuto l'occasione di incontrarsi prima. Subito si capì che l'amicizia sarebbe stata duratura e avrebbe portato frutti; infatti avevano troppe cose in comune: l'età simile, gli Atlantic con cui facevano grandi battaglie, la passione per i giochi da tavolo e per Tolkien ed i suoi scritti. L'aperta campagna e il tempo libero dato dalle vacanze favorirono gli scambi fra i due “clan”. I Pilartz, soprattutto, fecero scoprire i Giochi di Ruolo, a quell'epoca una vera novità in Italia, ai fratelli italiani. Si iniziò anche, in quell'estate, a giocare a “Indiani e Cowboys” con le armi giocattolo. Fin dall'inizio si capì che non funzionava bene perché non era facile comprendere chi colpiva per primo e se la direzione dell'arma all'atto del “Bang!” avrebbe ucciso o mancato l'avversario. Necessitava un contatto più ravvicinato. Si pensò all'uso di spade e lance invece delle pistole e fucili. La proposta venne accettata, ma le vacanze erano ormai al termine e ci si dette appuntamento per la Pasqua successiva (1980).

Iniziò quindi una “Guerra permanente” che veniva dichiarata tacitamente quando i “francesi” (come venivano chiamati dagli Sbaffi) issavano la loro bandiera sul camino di casa. Essendo la loro casa in cima al paese, era ben visibile da parte di tutti. Nessun bisogno di replica: da quel momento non si dava o riceveva quartiere. Le armi erano i legno, levigato e arrotondato ma senza altre protezioni. Erano permessi scudi e qualunque cosa si volesse e che avesse un aspetto medievale. I primi scontri videro i “quattro” fratelli contro i “due” più alcuni cugini e amici. A parte gli attacchi iniziali, se le due bande erano squilibrate, venivano riformulate le squadre per bilanciarle. C'era però una regola ferrea e mai infranta: i due fratelli e i quattro dovevano sempre stare in due schieramenti diversi.

Gli appuntamenti si susseguirono dalle vacanze di Pasqua a quelle, più lunghe, estive. Ogni giorno, se possibile, si andava verso l'abitazione dell'altro. Gli attacchi erano sferrati preferibilmente di sorpresa e potevano avvenire ovunque (anche nei paraggi delle rispettive abitazioni) e avere una spada o un pugnale di legno a portata di mano era d'obbligo. Gli sbaffiosi (come venivano chiamati dai “francesi”) sceglievano preferibilmente i momenti più caldi (come la siesta pomeridiana) facendo grandi stragi. Il numero era pero' spesso a favore dei francesi e quindi il tutto si bilanciava poco dopo. Ovviamente ogni giorno di battaglia si concludeva con graffi, lividi e ammaccature, ma si sa, la guerra è guerra, e chi si vuole divertire un pochino deve soffrire... i genitori invece la pensavano diversamente facendo grandi raccomandazioni di prudenza e severi rimproveri quando tornavamo troppo ammaccati.

Verso la metà degli anni ottanta si erano definite abbastanza le usanze e consuetudini e si erano fatti progressi anche nei costumi ed armamenti. Iniziavano infatti timide protezioni sulle punte delle armi, guanti e elmi rudimentali.

Anche le regole, non scritte, di arruolamento erano state delineate: ognuno avrebbe arruolato amici o parenti, che avrebbero composto la propria armata. Erano quindi sempre pochi i “jolly” che potevano cambiare di squadra (gli amici comuni), e solo se era evidente lo squilibrio. Se si era in leggera minoranza tanto peggio... il numero oscillava sempre fra un totale di 7-8 a una ventina di combattenti per parte. Col passare del tempo però il numero andava sempre aumentando.

Comparvero anche le prime armature che avevano un'importanza capitale, infatti chi era protetto da un'armatura era, in quel punto, invulnerabile.

Iniziò quindi quella che fu subito definita “corsa agli armamenti”.

Per rigor di cronaca si deve dire che gli sbaffiosi furono sempre superiori in questa “corsa” avendo a disposizione molto più materiale e anche esperienza pratica di lavori manuali, ma i francesi bilanciavano benissimo questa apparente inferiorità con maggiore combattività e con il numero rendendo il risultato di ogni guerra sempre incerto.

Le regole di combattimento vero e proprio sono rimaste molto simili a quelle attuali salvo che, a parte la testa, si poteva colpire ovunque. La parte colpita diveniva inutilizzabile, provocando un grave handicap che faceva spesso da preludio ad una rapida morte. Si narrano pero' di episodi in cui guerrieri rimasti soli e feriti alle gambe, dalla posizione in ginocchio, seppur circondati, riuscirono ad uccidere più di un nemico...

Finita ogni battaglia si faceva una piccola pausa, ci si salutava (se era il primo scontro della “stagione”: la tradizione voleva che il primo contatto fosse appunto una “battaglia di benvenuto”, senza altri preamboli, anche se non ci si vedeva da un anno...) o ci si congratulava per gli scontri e i duelli appena conclusi. Si versava un po' d'acqua fredda su eventuali bernoccoli o ferite e poi si ricominciava. Dopo che ci eravamo stancati abbastanza ci si ritirava (se le necessità familiari l'obbligavano) o si facevano grandi giocate a AD&D o altri giochi da tavolo, il più gettonato fra i quali era Diplomacy.

Tutti i conoscenti vennero, bene o male, con più o meno successo, coinvolti in queste guerre che assunsero sempre maggior impegno di tempo e di fatica, facendo scuotere la testa ai rispettivi genitori o alle fidanzate, soprattutto quando ormai si iniziava a raggiungere un'età in cui si sarebbe dovuto pensare di più ad altre cose...

Così si giunse alla fatidica estate del 1994, alla nascita di un nuovo evento, alla creazione di compagnie con stemmi araldici ecc... ma questa è un'altra storia...



ERE DELLA COCON:


La Cocon è suddivisa in tre ERE che definiscono stile e carattere della manifestazione nel corso degli anni:


ERA DEL LEGNO: si intende quella primitiva, che ha visto nascere lo stile e lo spirito, che non è mai cambiato. Chiamata così perché a quel tempo si usavano solo armi di legno puro senza coperture ed imbottiture. Va dal 1980 al 1993.

ERA DEI FRATELLI: è un periodo di grandi cambiamenti e sviluppo di regolamenti su carta, che spesso si sono contraddetti nel tempo e non sempre hanno raggiunto gli scopi prefissati. È un periodo che ha avuto alti e bassi sia come partecipanti che come risultati e va dal 1994 al 2004.

ERA DEGLI STRATEGHI: è la nuova era, che simbolicamente parte con la fine del 2005, detto anche “l’anno della Legione” in onore alla Legione Malasorte. E’ il futuro, ancora da scoprire, ma che apre nuovi orizzonti dando importanza e responsabilità anche ai non DdG. Una scommessa sul futuro, con radici nel passato…


EROE DELLA COCON.


Ogni anno, a partire dal 1097, il Consiglio dei Capi ha eletto un Eroe della Cocon. Questo guerriero è colui, a decisione del Consiglio, che racchiude in massima parte le qualità e le doti che ogni guerriero che combatte nella Valle dovrebbe avere: CORAGGIO, VALORE, GENEROSITÀ, ONESTÀ, NOBILTÀ (nel vestire e nel portamento). Ogni avente diritto alla parola, nel Consiglio propone un guerriero che ritiene valido e che riunisce i requisiti, poi avvengono le votazioni dove i Capitani danno le preferenze.

Ogni anno all'Eroe viene conferito un oggetto come ricordo di questa elezione.

Affinché tutti lo sappiano si elencano qui di seguito gli Eroi che la Cocon ha avuto in passato:


nel 1097 è stato eletto Mauro dei Leoni delle Terre Alte a cui è stata consegnata una coppa in ceramica (fatta a mano da Lomelinde);

nel 1098 non è stato eletto alcun eroe ma sono stati nominati Olivier e Philippe degli Scorpioni come migliori guerrieri della Cocon;

nel 1099 è stato eletto Philippe degli Scorpioni a cui è stato consegnato un Torque (fatto da Callus di Albione);

nel 1100 è stato eletto Finn tre Pini dei Leoni delle Terre Alte a cui è stato consegnato un Torque (fatto da Callus di Albione);

nel 1101 è stato eletto Hiroshi lo Squamato della Guardia Nera a cui è stato dato una gorgiera in rame costruita dagli Gnomi di Barshashia;

nel 1102 è stato eletto il Lacedemone della Malasorte a cui è stato dato una gorgiera in rame costruita dagli Gnomi di Barshashia;

nel 1103 è stata eletta L'Aura della Guardia Nera a cui è stato dato una gorgiera in rame costruita dagli Gnomi di Barshashia;

nel 1104 è stato eletto Quagga dal Colle dei Cacciatori di Orione a cui è stato dato un bracciale in bronzo costruito dal Fabbro del Castello di Ferro;

nel 1105 è stato eletto Zarlo della Guardia Nera a cui è stato dato una gorgiera in rame costruito dal Fabbro del Castello di Ferro;

nel 1106 è stato eletto Jago il Valoroso Capitano degli Scorpioni a cui è stato dato una gorgiera in bronzo costruito dal Fabbro del Castello di Ferro;

nel 1107 e’ stato eletto Orko il Bardo Luogotenente dei Serpenti a cui e’ stato dato un bracciale in cuoio e bronzo costruito dalla Dama del Castello di Ferro.


CAVALIERE DEL GRUGNALE


Fanno parte dei questo prestigioso ordine cavalleresco tutti guerrieri che hanno ricevuto ferite serie, durante la Cocon stessa o le Pre-cocon ufficiali, ma che nonostante questo sono tornati alla Cocon. Il Grugnale è un tipo di legno particolarmente duro e resistente che gli abitanti anziani della zona nominavano quando volevano parlare di qualcosa di veramente duro. Dalla frase “il grugnale rompe l'ossa e nun fa male” è derivato il motto dei Cavalieri “se rompe l'ossa e nun 'je fa male”.

Unitamente al titolo viene consegnato un pezzetto di legno lavorato a simboleggiare il prestigioso legno che da nome all'Ordine.

Sono i vecchi membri che in una riunione giudicano la gravità della ferita e se questa da diritto all'ingresso nell'Ordine.

Attualmente il Gran Maestro dell'Ordine dei Cavalieri del Grugnale è il Conte Francesco I, Vice Gran Maestro, Ludovico il Calvo.


DECORAZIONI DELLA COCON


Durante la Cocon si possono meritare riconoscimenti che però vengono consegnati in modo diverso a seconda delle Compagnie di appartenenza.

Ci sono comunque dei simboli di valore che sono dati dalla semplice partecipazione alla Cocon stessa e altri guadagnati con il passaggio di livello.

È infatti l'anzianità di partecipazione che dona il rango e la nobiltà presso i “coconisti” stessi.

Ad ogni partecipazione viene consegnata una “pietra” (più comunemente detta “pallina”) in legno. Ogni anno assume una colorazione diversa, e viene esposta sul proprio corpo (normalmente il collo).

I colori utilizzati sono:

Color Legno (naturale): per partecipazioni fino al 1093;

Nero: per il 1094;

Rosso: per il 1095;

Verde Scuro: per il 1096;

Bianco: per il 1097;

Viola: per il 1098;

Giallo: per il 1099;

Verde Chiaro: per il 1100;

Arancione: per il 1101;

Blu: per il 1102;

Grigio Perla: per il 1103;

Turchese: per il 1104;

Bruno: per il 1105.

Rosso Chiaro: per il 1106.

Giallo Limone: per il 1107


Inoltre quando un guerriero raggiunge il livello di “Eroico” gli viene consegnata una pietra particolare scolpita, che viene sostituita con un disco in osso quando si raggiunge il livello di “Elitè” e con lo stesso disco, ma in argento, quando si diventa “Strateghi”.


Il Reggimento Sbaffioso aveva anche una speciale decorazione denominata: Decorazione Sbaffiosa al V che e’ stata conferita solo in casi di dimostrazione di estremo valore da parte di un individuo appartenente a questo Reggimento. Fino a 1105 solo 3 guerrieri hanno meritato questa decorazione: si tratta di Hiroshi lo Squamato della Guardia Nera e Caricante del Lago (all’epoca dei fatti), nel 1101 e Lubarone del Giglio (all’epoca dei fatti) nel 1102.